Ha sfondato quota quattromila il dato sui visitatori
a Balma Boves durante la stagione estiva 2020. Un record per questo ancora
“giovane” sito turistico, che supera la media degli anni precedenti,
attestandosi a quota 4.147 rispetto ai precedenti 3.500.
Numeri importanti soprattutto se si tiene conto che,
a causa dell’emergenza sanitaria, la stagione 2020 ha preso il via con due mesi
di ritardo. Le visite sono cominciate infatti il 2 giugno rispetto alle
previsioni di apertura nel periodo pasquale.
La borgata museo è affidata dal 2016 in gestione
all’associazione naturalistica Vesulus, che ne
cura la promozione, organizza eventi garantisce il servizio di visita guidata
al sito nel periodo aprile-ottobre.
Positiva
fin dai primi weekend la risposta del pubblico, tanto da spingere i gestori ampliare
l’orario di visita guidata, per coniugare la crescente richiesta del pubblico
alla necessità di evitare assembramenti all’interno del sito. A partire dalla
fine di luglio e per tutto il mese di agosto, pertanto, Vesulus ha garantito il
servizio di visita guidata anche nei giorni di venerdì e lunedì.
«Oltre alla necessità puntuale di dilazionare
gli accessi abbiamo pensato che, più in generale, molti piemontesi potessero
impostare la vacanza secondo la formula del weekend lungo; inoltre volevamo
garantire la possibilità di visita a tutti i commercianti e gli operatori del
turismo generalmente impegnati nel fine settimana» spiegano dall’associazione.
Un’intuizione
che, dati alla mano, si è dimostrata vincente: nei 46 giorni di apertura
gestita, i visitatori di Balma Boves sono stati, come detto, ben 4.147; di
questi, oltre la metà hanno optato per la visita guidata (2.124 unità). Il
tutto nonostante i mesi persi e gli accessi contingentati.
Risultati
che alimentano l’entusiasmo a proseguire nonostante le difficoltà e le spese
sostenute per segnaletica, formazione dei volontari e dpi.
«Questa stagione è partita come un grande
punto interrogativo. Nessuno poteva prevedere la reazione del pubblico di
fronte alla nostra richiesta di prenotare ed indossare una mascherina per una
visita in mezzo ai boschi. Fortunatamente l’utenza ha reagito molto bene, con
rispetto delle regole e prenotazioni fin dai primi giorni.
La voglia di socialità e di riscoperta, che
oggi trovano riscontro puntuale nei numeri, erano percettibili, nell’attenzione
e nella partecipazione durante le visite guidate. Probabilmente la possibilità di stare nella natura in piena sicurezza e
lontano dai grossi flussi turistici ha premiato il nostro sito in quest'anno
particolare ma ci auguriamo che il trend continui anche nei prossimi anni» aggiunge Alma Cavallo, vice presidente di Vesulus e responsabile del
sito di Balma Boves.