Primo consiglio "smart" della storia a Sanfront

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Data:

lunedì, 23 marzo 2020

consiglio smart

Descrizione

Venerdì 20 marzo si è tenuto il primo consiglio comunale “smart” della storia di Sanfront con tutti i consiglieri presenti e collegati ciascuno dalla propria abitazione (compreso il segretario comunale). “Le esigenze di distanziamento sociale dettate dall’emergenza sanitaria Covid19 che stiamo vivendo in questi giorni hanno richiesto non solo alla popolazione ma anche alla Pubblica Amministrazione la messa in atto di alcune misure di sicurezza. Tuttavia l’agenda amministrativa è tenuta a svolgere le sue fisiologiche attività, anche in momenti come quello che stiamo vivendo” ha affermato il primo cittadino Emidio Meirone il quale, nei giorni precedenti al consiglio, aveva emesso un decreto ad hoc con il quale veniva chiaramente espressa la facoltà, nel caso di eventi di carattere eccezionale, di poter effettuare le sedute in maniera integralmente o parzialmente virtuale.

E' stata pertanto utilizzata la piattaforma "Zoom Cloud Meeting", usufruibile sia come app sui cellulari sia su desktop (istallata su un PC di coordinamento). Tale piattaforma consente di effettuare una connessione di 40 minuti max e ciò che è fondamentale, permette di registrare il consiglio in modo tale da conservarne una copia agli atti rendendo ufficiale la seduta.

All'ordine del giorno 5 punti, 3 dei quali oggetto di discussione oltre ad una comunicazione del Sindaco (resa ai sensi di legge) in base alla quale il primo cittadino ha informato i consiglieri circa un finanziamento del Ministero dell'Interno per l'adeguamento normativo del patrimonio comunale ammontante a 50.000 euro (che sarà integrato da ulteriori 22.600 euro provenienti dal BIM) per la ristrutturazione totale dell'impianto antincendio dell'area artigianale in Via Valle Po, di fronte al supermercato.

Sono state effettuate anche alcune variazioni di bilancio tra le quali la più importante ha riguardato il reperimento di fondi per la sostituzione del server comunale (5.200 euro, oltre il travaso dei dati che sarà posto in essere nell'ambito del contratto con l'Unione Montana dalla ditta che gestisce la rete informatica, la AMD di Barge).

Gli ultimi due argomenti hanno riguardato l'alienazione di altrettanti reliquati fondiari in località Fucina laddove alcune porzioni di terreni, già utilizzate come cortili a ridosso del Canale del Mulino, (ex sedimi del corso d'acqua ora non più utilizzabili a tal fine) sono state cedute (con l'autorizzazione del Consorzio Irriguo del Mulino) ai confinanti per un importo complessivo di contratto di 8.000 euro. Tutti i punti trattati sono stati approvati all'unanimità.

Creazione

Inserito sul sito il lunedì 23 marzo 2020 alle ore 09:11:39 per numero giorni 1717

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