Comincia ad essere davvero preoccupante il calo demografico che si registra negli ultimi anni a Sanfront. Nel corso del 2015 la popolazione è scesa di altre 35 unità, che si vanno ad aggiungere alle quasi 130 dei due anni precedenti.
Per l’ottavo anno consecutivo si segnala dunque una riduzione dei residenti, che al 31 dicembre 2015 sono scesi sotto la soglia del 2.400, attestandosi per la precisione a quota 2.395.
Vent’anni fa la popolazione era a quota 2.699, dieci anni fa si era a 2.655, cinque anni fa 2.598. In termini percentuali significa un -12% negli ultimi vent’anni, un -10% nell’ultimo decennio e ben un 8% in meno negli ultimi cinque anni.
Tutti negativi i dati forniti dall’Ufficio anagrafe.
Come sempre è deficitario il saldo naturale. Nel 2015 sono stati appena 10 i nati (non si ricorda in tempi recenti un numero così basso di nascite), equamente ripartiti tra 5 maschietti e 5 femminucce. Nel 2014 i nati erano stati 16.
Più del triplo i decessi, che nell’anno appena concluso sono stati pari a 33 unità, di cui 17 maschi e 16 femmine. Nel 2014 i morti erano stati 43.
La popolazione residente è ripartita in 1.190 maschi e 1.205 femmine.
Segno meno anche sul fronte migratorio. Nel 2015 sono state 35 le persone che hanno preso la residenza a Sanfront: 16 maschi e 19 femmine, mentre in 47 hanno lasciato il paese: 24 maschi e 23 femmine.
Difficile interpretare correttamente questi numeri. Sono probabilmente diverse le cause che determinano questo crollo demografico. Tra queste non si può nascondere il fatto che il costo degli immobili e degli affitti è più alto rispetto ai paesi vicini, per cui i giovani tendono a spostarsi (così pure gli stranieri) e conseguentemente, riducendosi la popolazione giovanile, risulta più contenuto il numero delle nascite.
Continua a scendere anche il numero di stranieri residenti in paese: a fine 2015 erano 86, di cui 33 maschi e 53 femmine, contro i 93 dell’anno precedente.
Sono stati 8 i matrimoni celebrati in paese lo scorso anno: 4 con rito religioso, 4 con rito civile.
Interessanti, come sempre, i movimenti demografici suddivisi nelle parrocchie e nelle frazioni sanfrontesi.
Nel corso del 2015 a Sanfront sono state 6 le nascite (2 maschi e 4 femmine); 2 nati a Robella (1 maschio e 1 femmina); 1 nato a Rocchetta (maschio).
Nelle frazioni non parrocchie, si registra solamente 1 nato al Serro (maschio), nessun nato nelle altre località.
Nell’anno appena concluso a Sanfront capoluogo si sono registrati 13 morti (6 maschi e 7 femmine); a Robella 4 morti (2 maschi e 2 femmine); a Rocchetta 2 decessi (maschi); al Serro 6 morti (2 maschi e 4 femmine); a Comba Albetta 3 morti (2 maschi e 1 femmina), a Comba Gambasca 5 morti (3 maschi e 2 femmine); nessun decesso a Comba Bedale e Mombracco.
«Credo che Sanfront sia un paese vivibile, ma indubbiamente il calo demografico degli ultimi anni fa pensare. Ne avevamo già parlato a livello di Giunta, ma studieremo a fondo il problema e cercheremo di proporre qualche azione finalizzata a favorire nuovi arrivi in paese e a confermare quanti già vi risiedono» commenta il sindaco Emidio Meirone.
Un cenno infine ai cognomi più diffusi in Sanfront.
Al primo posto si confermano i Martino (146), insidiati dai Ferrato (138), dai Brondino (109) e dai Dossetto (104). Più staccati i Barra (70), Miretti (69), Borghino (39), Bonansea (35), Dedominici (34), Boero (31), Demaria (29), Giusiano (28), Mulatero e Allio (27), Seimandi e Canavese (26), Beltrando (25), Re (24), Agù (23), Cacciolatto, Chiabrando e Bessone (18), Belviso (17).