Descrizione
«Se i trasferimenti da parte dello Stato fossero stati confermati, avremmo certamente ridotto l’aliquota. Purtroppo però i fondi assegnati ai Comuni hanno subito un ulteriore taglio, per cui non siamo riusciti nel nostro intento. Non si poteva davvero fare di più».
In questa dichiarazione del vice sindaco Silvio Ferrato in risposta alla richiesta del consigliere di minoranza Annarosa Rudari relativa alla possibile riduzione dell’addizionale Irpef a carico dei cittadini, c’è la sintesi del bilancio di previsione per l’anno 2015, che è stato approvato nel consiglio comunale di martedì 23 giugno.
Un documento che, peraltro, conferma sostanzialmente tutte le tasse dello scorso anno, senza incrementi e senza tagli dei servizi, come ha osservato il sindaco Emidio Meirone.
«Ci abbiamo pensato a ridurre l’addizionale Irpef o qualche altra tassa, ma avremmo tolto delle risorse per i servizi, che invece si è preferito confermare e, in taluni casi, anche aumentare» ha puntualizzato il primo cittadino.
Imu – nessuna variazione rispetto allo scorso anno. 0,4 per mille per l’abitazione principale e relative pertinenze, 0,5 per abitazione concessa in uso gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale, 0,76 per le unità immobiliari categoria C3 e D1, 0,86 per mille per le altre unità immobiliari e per le aree edificabili. Confermata la detrazione dei 200,00 euro sulla prima casa.
Tasi – il tributo sui servizi indivisibili è stato confermato nella misura dell’1 per mille.
Tari – nessuna variazione anche per le tariffe del servizio raccolta rifiuti.
Su queste tre voci che compongono la IUC (imposta unica comunale) i consiglieri di minoranza presenti (mancavano Roberto Moine per la minoranza e Federico Bonansea per la maggioranza) hanno votato a favore, mentre si sono astenuti sulla conferma dello 0,35 per cento dell’aliquota addizionale Irpef.
Si è quindi entrati nelle pieghe del bilancio 2015, illustrato dal sindaco e dal vice sindaco.
«Il documento programmatico tiene conto del fatto che, nella seconda metà dell’anno, il personale del Comune passerà alle dipendenze dell’Unione Montana. Per quanto riguarda il capitolo degli investimenti, alcune voci sono state lasciate, anche se ben difficilmente si riuscirà a trovare la copertura economica, come il caso della sistemazione delle strade comunali e la realizzazione delle piste forestali (per le quali il sindaco ha aggiunto di sperare nel nuovo Piano di sviluppo rurale, ndr). La coperta è molto corta, ma ciononostante siamo riusciti a confermare i contributi a tutti gli Enti che operano sul territorio» ha osservato il vice sindaco Silvio Ferrato, che ha sottolineato con una certa evidenza lo “sforzo” dell’amministrazione di reperire 25.000 euro per potenziare la rete Wi-Fi sul territorio comunale. Un progetto ambizioso, che dovrebbe portare alla copertura dell’80-90% di tutto il paese.
«Il bilancio è questo, restiamo con i piedi per terra» ha aggiunto il sindaco Emidio Meirione.
Dalle minoranze è arrivata la richiesta del consigliere Annarosa Rudari di un maggiore impegno sul fronte sociale dove, ha osservato, «va bene non siano stati operati tagli, ma sarebbe stato meglio implementare le risorse».
Hanno risposto l’assessore Eva Grande ed il consigliere di maggioranza Laura Borsetti illustrando tutti gli impegni dell’amministrazione sul fronte sociale e dei servizi in genere.
Alla fine il bilancio è stato approvato con l’astensione delle minoranze.
Il consiglio ha quindi approvato lo scioglimento della convenzione per il servizio di segreteria comunale. Il sindaco ha ringrazio il dott. Pesce per il prezioso lavoro svolto in questi anni ed ora chiamato ad un maggiore impegno in altri Comuni e dunque “costretto” a rinunciare ad altri in Valle Po.
Via libera unanime da parte del consiglio per il passaggio dei dipendenti comunali all’Unione Montana dei Comuni del Monviso, con il sindaco Emidio Meirone che ha illustrato i vantaggi derivanti dall’adesione all’Unione (anche per il personale), pur senza nascondersi qualche difficoltà che potrà verificarsi nella prima fase di rodaggio. Tutti d’accordo infine anche sul convenzionamento per la gestione associata dei servizi demografici a livello di Unione Montana.