Consiglio comunale: primi passi per l'Unione Montana dei Comuni

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Data:

giovedì, 05 marzo 2015

Descrizione

Appena 7 presenti al primo consiglio comunale del nuovo anno, che si è tenuto venerdì 27 febbraio alle ore 19.00.
Sei i punti all’ordine del giorno, archiviati in circa mezz’ora e praticamente senza discussioni, fatto salvo un appunto mosso dall’unico consigliere di minoranza presente, in chiusura di seduta.
Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente del 16 dicembre scorso, il sindaco ha dato comunicazione al consiglio di un prelievo dal fondo di riserva.
Quindi lo stesso primo cittadino ha illustrato il terzo argomento in trattazione, ovvero la convenzione per la costituzione della Centrale Unica di Committenza (CUC) e per il conferimento all’Unione Montana dei Comuni del Monviso delle attività e funzioni di competenza.
«La Convenzione, che potrà essere utilizzata da subito, appena approvata dal consiglio, rappresenta un primo passo verso l’operatività dell’Unione Montana dei Comuni. La Centrale Unica di Committenza si occuperà infatti, in sostanza, degli appalti e dei lavori pubblici per tutti i nove Comuni che fanno parte dell’Unione» ha puntualizzato il sindaco Emidio Meirone.
Dunque appalti e lavori pubblici non faranno più capo ad ogni singolo Comune, ma alla CUC, che provvederà, con il personale in forza attualmente nei vari Enti, al disbrigo delle relative pratiche.
Anche il successivo argomento riguardava l’Unione Montana dei Comuni del Monviso. Il consiglio comunale è stato chiamato ad una presa d’atto della nomina dell’Organo di revisione dell’Unione Montana, con determinazione per avvalimento dello stesso Organo in forma associata.
«In pratica ci sarà un solo revisore dei conti e non più nove, come avveniva attualmente. Anziché spendere una somma attorno ai 25.000 euro, se ne spenderanno all’incirca 8-9.000, con conseguente risparmio per tutti i Comuni. Ad esempio, Sanfront da questa operazione risparmierà oltre 1.000 euro all’anno» ha sottolineato il sindaco.
Entrambi gli argomenti sono stati approvati all’unanimità dei consiglieri presenti.
Gli ultimi due punti riguardavano altrettanti ordini del giorno.
Il primo è un documento a sostegno di iniziative per salvare le scuole di montagna. Come ha spiegato Meirone, la scuola è un servizio di pubblica utilità, specie nelle realtà montane, fondamentale per favorire la permanenza in montagna.
Via libera unanime anche al secondo ordine del giorno contro il ridimensionamento del servizio postale nei Comuni montani.
«La privatizzazione di Poste Italiane prevede un ridimensionamento degli sportelli a fronte di maggiori servizi telematici, che però non sono sempre fruibili nelle zone montane. Una razionalizzazione che rischia di tradursi in disagi soprattutto per le persone anziane. Questo ordine del giorno vuole dunque essere un invito a cercare soluzioni alternative, attivando però un tavolo di concertazione locale» è stato rimarcato.
Esauriti gli argomenti in trattazione, ha chiesto la parola consigliere di minoranza Onorato Martino.
«Vorrei semplicemente segnalare che non mi sembra corretto scrivere e far scrivere sui mezzi di informazione notizie di obbiettivi raggiunti dall’attuale amministrazione, che erano stati invece avviati dalla precedente» ha sottolineato Martino, citando il caso dell’acquisto del nuovo scuolabus, i lavori dell’ala mercatale e l’accordo con l’Enel per nuovi punti luce.
«E’ vero che l’idea del nuovo scuolabus era nata con la precedente amministrazione, di cui facevo parte, ma la fase concreta l’ho seguita io, grazie anche alla collaborazione del sindaco di Gambasca Erminia Zanella, che ringrazio ancora per l’interessamento, ed al capo Ufficio Tecnico. Credo comunque che, al di là della paternità, la cosa più importante sia l’aver raggiunto l’obbiettivo che ci si era prefissati» ha replicato il sindaco Emidio Meirone.

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