Il Comune rinegozia i mutui e riduce l'addizionale Irpef

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Data:

mercoledì, 19 novembre 2014

Descrizione

Nuovo intervento dell’amministrazione comunale di Sanfront sul fronte della rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Si tratta di un provvedimento cui sempre più spesso i Comuni fanno ricorso per riuscire a racimolare nuove risorse per i poveri bilanci degli enti locali.
Mercoledì 12 novembre il consiglio comunale ha dunque approvato un nuovo intervento su questo fronte. Ad illustrare l’argomento è stato il sindaco.
«Abbiamo valutato, grazie all’interessamento del segretario, la possibilità di rinegoziare tre mutui, che porteranno nelle casse comunali circa 13.000 euro. Tengo a precisare che queste risorse non verranno impiegate per opere pubbliche, ma saranno “girate” ai cittadini con una riduzione dell’addizionale Irpef che potrebbe scendere dall’attuale 0,35% allo 0,25%. In un periodo di difficoltà generale crediamo sia un piccolo contributo che il Comune può e deve dare a favore della gente» ha spiegato il sindaco Emidio Meirone.
I tre mutui per i quali risulta vantaggiosa l’operazione di rinegoziazione riguardano il cimitero, il magazzino comunale e via Madonna dell’Oriente.
Il mutuo del cimitero (100.000 euro) passerà da un tasso del 6,51% al 6,04%, con un prolungamento delle rate fino al 2044. Quello del magazzino comunale (350.000 euro) scende da 4,63% al 4,58% e scadrà nel 2034. Quello di Via Madonna dell’Oriente (70.000 euro) passa dal 6,24% al 5,49% con uno slittamento della scadenza al 2044.
In tal modo, dal 2015, il Comune risparmierà 12.872 euro, con un piccolo vantaggio economico ancora disponibile nel corrente anno 2014.
Tutti d’accordo i consiglieri presenti anche sullo scioglimento dell’attuale convenzione di segreteria ed approvazione di una nuova convenzione con l’ingresso del Comune di Vinovo, che avrà la disponibilità del segretario comunale per il 20%. Stessa percentuale anche per Sanfront e Paesana (erano al 23%), cui si aggiungono Mango (15%), Casorzo (13%) ed Oncino (12%).
La durata è di un anno ma, come ha ammesso lo stesso segretario, è possibile che presto qualche Comune si possa sfilare dalla convenzione, visto che il recesso è libero.
L’ultimo punto all’ordine del giorno riguardava il Regolamento per l’autenticazione delle sottoscrizioni presso il domicilio delle persone inferme. In pratica viene regolamentata la possibilità per i funzionari comunali di recarsi a domicilio delle persone che non possono raggiungere il municipio, in caso di esigenze di firme o di autenticazioni varie.

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