Descrizione
Una cerimonia semplice e toccante quella che si è tenuta domenica scorsa a Sanfront, in occasione della festa annuale del Gruppo Alpini Ana. La giornata si è infatti arricchita quest’anno con la consegna della gavetta dell’alpino Antonio Demaria, classe 1921, scomparso durante la seconda guerra mondiale in terra di Russia.
La festa si è aperta con l’omaggio floreale presso i monumenti ai caduti. Quindi, attorno alle ore 10.30, la consegna della gavetta dell’alpino sanfrontese ad un famigliare congiunto. A fare gli onori di casa ovviamente il capogruppo Ana di Sanfront, Flavio Billia, ed il vice sindaco Emidio Meirone, che ha letto un apprezzato “Frammento – Fronte Russo 1943” di Giuliano Penco: Io resto qui. Addio. Stanotte mi coprirà la neve. E voi che ritornate a casa pensate qualche volta a questo cielo di Certkowo. Io resto qui con gli amici in questa terra. E voi che ritornate a casa sappiate che anche qui, dove riposo in questo campo vicino al bosco di betulle, verrà la primavera.
Il corteo ha poi raggiunto la chiesa parrocchiale di San Martino, dove alle 11.15 il parroco don Biagio Chiapello ha celebrato la S.Messa, durante la quale ha ricordato più volte tutti gli alpini caduti e dispersi in guerra, ma anche l’alto valore che questo corpo continua ad avere ancora oggi, con la sua presenza attiva nella società.
Al termine della funzione religiosa il presidente della Sezione Ana di Saluzzo, Renato Chiavassa, ha letto la Preghiera dell’Alpino, mentre le note della tromba ha intonato il “Signore delle cime”, che poi la cantoria parrocchiale ha cantato in chiusura della Messa.
«Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato con noi nell’organizzazione di questa manifestazione. Un grazie particolare alla cantoria parrocchiale di Sanfront, che ha solennemente animato la celebrazione eucaristica» sottolinea il direttivo del Gruppo Ana di Sanfront.
La giornata è poi proseguita con le penne nere sanfrontesi che, alla presenza di numerose autorità alpine provenienti anche da fuori Regione, sono scese in trincea per il pranzo, consumato in amicizia nei locali dell’ex cinema comunale di Piazza Statuto.