Descrizione
Una seduta particolare quella del consiglio comunale di lunedì 1° luglio. I lavori dell’assemblea sono stati infatti coordinati dal vice sindaco Emidio Meirone, vista l’assenza del sindaco Roberto Moine e l’indisposizione del presidente del consiglio Annarosa Rudari, presente, ma impossibilitata a guidare la riunione.
Otto i punti all’ordine del giorno, approvati tutti senza particolari discussioni e con il consenso unanime di tutti i consiglieri presenti.
Il piatto forte della serata è stato indubbiamente l’approvazione dello Statuto dell’Unione Montana dei Comuni del Monviso, l’ente costituito per gestire l’esercizio associato e coordinato di funzioni e servizi, come previsto dalla nuova normativa vigente.
Dopo la cancellazione delle Comunità Montane, i Comuni montani dovevano scegliere se optare per l’Unione o la Convenzione per la gestione associata dei servizi: tre funzioni da subito, altre sei entro la fine dell’anno. Il territorio dell’ex Comunità Montana Valli Po, Bronda e Infernotto si è così pronunciato: 9 Comuni hanno scelto l’Unione (Crissolo, Oncino, Ostana, Paesana, Sanfront, Gambasca, Castellar, Pagno e Brondello); 4 Comuni hanno scelto la Convenzione (Martiniana Po, Rifreddo, Revello ed Envie); Barge e Bagnolo non avevano l’obbligo di scegliere e non l’hanno fatto.
I comuni che hanno scelto l’Unione hanno dovuto predisporre uno Statuto, oggetto dell’approvazione del consiglio, le cui linee guida portanti sono state illustrate dal vice sindaco Emidio Meirone, che è anche assessore in Comunità Montana.
«Siamo il secondo Comune ad approvare lo Statuto, dopo Paesana. Devo ringraziare i sindaci che hanno elaborato questo Statuto, frutto di molti incontri e diverse riunioni. Credo che, alla fine, ci abbiano consegnato uno strumento snello e chiaro, frutto di un attento e proficuo lavoro, con il contributo di ciascuno. Uno Statuto leggero, che non rappresenta un cappio al collo per nessuno» ha sottolineato il vice sindaco.
Naturalmente la nuova Unione dei Comuni avrà una propria struttura. Sarà composta da 11 membri, un rappresentante per ciascun Comune, più due rappresentanti che saranno individuati tra le minoranze dei 9 Comuni. La sede del nuovo organismo sarà quella dell’attuale Comunità Montana Valli del Monviso. A presiedere l’Unione sarà il sindaco del Comune più grande, ovvero Paesana.
Tra gli altri punti approvati c’è stata la convenzione per la costituzione di una centrale unica di committenza per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture. In pratica: tutti i lavori pubblici di importo superiore ai 40.000 euro devono essere gestiti da questa centrale unica di committenza, che coincide con l’Unione dei Comuni. Tale obbligo è stato prorogato alla fine dell’anno, ma l’adesione, come ha spiegato il vice sindaco, andava fatta e tanto valeva provvedervi fin da adesso.
Pieno sostegno del Consiglio Comunale di Sanfront, infine, alla proposta di legge regionale relativa alle “Norme per l’elezione del consiglio regionale e del presidente della giunta”. Tale proposta, in estrema sintesi, prevedrebbe la ridefinizione dei Collegi uninominali per l’elezione del consiglio regionale. Questi Collegi sarebbero ridotti a 50, con una maggiore rappresentanza però assicurata ai piccoli Comuni ed alle aree montane. Tra i proponenti di questa modifica ci sono i Comuni di Ostana e Canosio.