Descrizione
E’ stata una cerimonia semplice, ma toccante quella vissuta domenica scorsa 4 novembre, quando è stata ricordata la vittoria nella Grande Guerra e la festa delle forze armate.
La tradizionale giornata commemorativa si è infatti arricchita di un momento significativo: la consegna, ai famigliari, del piastrino dell’alpino Giacomo Galfrè, rinvenuto in Russia da parte dell’associazione che si occupa del recupero di informazioni e materiali relativi alla tragica spedizione dei soldati italiani nella campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale.
Classe 1919, Giacomo Galfrè era fratello di Antonio, anch’egli partito per la Russia, da dove però aveva avuto la fortuna di tornare, dedicando poi gran parte della sua vita all’associazione dei combattenti e reduci e degli alpini.
Dopo la partecipazione alla S.Messa nella chiesa parrocchiale di San Martino, durante la quale il parroco don Biagio Chiapello ha ricordato tutte le vittime ed i caduti in guerra, il corteo formato dalle autorità militari e civili ha raggiunto il Parco della rimembranza, presso il cimitero del capoluogo, per la deposizione di una corona.
Di seguito, sotto l’ala comunale, il resto della cerimonia.
Il Sindaco di Sanfront Roberto Moine, ricordando il sacrificio dell’alpino Giacomo Galfrè, si è rivolto in particolar modo ai ragazzi delle scuole presenti ed ai neo diciottenni ai quali, poco dopo, è stata consegnata la Costituzione Italiana.
«La memoria di Giacomo Galfrè e dei tanti giovani alpini e soldati che non hanno più fatto ritorno a casa deve essere tenuta viva, come una fiamma che illumini il presente ed il futuro di noi qui presenti e soprattutto dei nostri giovani e ragazzi. I tempi sono cambiati, ma non possiamo non accostare la figura di questo giovane, morto a poco più di vent’anni per difendere la patria, con tanti giovani di oggi, che talvolta calpestano il valore e la sacralità della vita, lasciandosi trascinare nelle molteplici e vorticose vie che portano alla perdizione. L’esempio di Giacomo Galfrè e dei tanti soldati partiti in armi e non più tornati siano di esempio per i giovani ed i ragazzi di oggi. Dai loro patimenti e dalla loro morte si levi costante il richiamo ai valori della pace, della libertà e del rispetto delle persone. Solo partendo da noi stessi, dai nostri compagni e dai nostri vicini, potremo offrire anche noi il nostro piccolo contributo per la costruzione di un mondo più giusto e fraterno» ha sottolineato il Sindaco.
Poi la consegna del piastrino ai famigliari di Giacomo Galfrè, a futura memoria del caro congiunto.
Di seguito hanno preso la parola anche il Presidente del consiglio comunale di Sanfront, Annarosa Rudari, ed il Comandante della Compagnia Carabinieri di Saluzzo, cap. Roberto Costanzo, che ha pronunciato apprezzate parole di circostanza, anche all’indirizzo dei 18enni intervenuti per la cerimonia di consegna della Costituzione Italiana. Presenza, quella del Capitano, molto apprezzata dall’Amministrazione Comunale e dalla cittadinanza di Sanfront.