Descrizione
Il Consiglio Comunale nella riunione del 3 settembre 2012 ha avallato una grossa operazione messe in atto dall’amministrazione.
Si tratta dell’acquisto di un capannone da un privato, per adibirlo a ricovero mezzi comunali e magazzino per i cantonieri comunali. L’importo è consistente, 365.000 euro, ma ritenuto quasi da tutti un “buon affare”, quanto meno dal punto di vista economico.
Qualche perplessità in più è emersa dai rappresentanti della minoranza, circa la priorità di questo intervento. «Si tratta di un’operazione non indifferente per il nostro Comune, sulla quale non posso esprimermi appieno, non avendo potuto visitare il fabbricato. Chiedo però se siano già state previste le operazione ed i costi per lo smantellamento dell’attuale magazzino comunale» ha osservato il consigliere di opposizione Alessandro Gelsomino.
Il tetto dell’attuale magazzino, sito in Via Borgna, è in eternit, per cui occorrerà adottare tutte le precauzioni del caso per lo smantellamento. Dopo di che, ha risposto il sindaco Roberto Moine, il costo sarà relativo perché la struttura è in ferro e con la sua alienazione si potrebbero compensare i costi di demolizione.
«Da tempo abbiamo informato i consiglieri circa questa nostra intenzione. I tempi si sono allungati un po’, ma siamo riusciti ad evitare l’Iva, il che ci ha permesso di acquisire anche tutto il terreno circostante il fabbricato. Avremo 6.000 mq complessivi, di cui 1.000 mq coperti, a disposizione del Comune, che potrebbe anche trasferire lì la sede della Croce Verde. L’attuale magazzino comunale, vecchio di 50-60 anni, è in condizioni fatiscenti e dalla sua demolizione si libererà un’ampia area a disposizione nei pressi del plesso scolastico» aveva spiegato il sindaco Roberto Moine illustrando il punto all’ordine del giorno.
«Tu dici che è tutto bello, ma io mi chiedo: se l’operazione è così vantaggiosa, come mai nessuno finora l’ha comprato? Inoltre, finanziando l’acquisto con un mutuo, non rischiamo di essere poi scoperti a fronte di eventuali altre esigenze per il paese? Non avrei visto male, ad esempio, il completamento dell’ex asilo, dove si potrebbe trasferire la sala consiliare, liberando gli attuali spazi ad uffici comunali e risolvendo così il problema delle barriere architettoniche nel municipio. Mi auguro che ci siano poi ancora i soldi per fare altro, evitando di ricorrere a nuovi aumenti dell’addizionale Irpef, dell’Imu o di altre tasse a carico delle famiglie, che già non ce la fanno più a causa della crisi» ha sottolineato con fermezza il consigliere di minoranza Raimondo Sacco.
«Per quanto riguarda l’ex asilo abbiamo affidato un incarico progettuale sei mesi fa, ma si sono incontrati ostacoli burocratici notevoli, forse finalmente risolti. Sarà comunque questo uno degli obbiettivi del 2013. Per il resto abbiamo investito molto sulle strade, sulle scuole ecc…» è stata la replica del sindaco.
«Tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi decenni hanno sempre previsto la risoluzione del problema magazzino e sala polivalente. Ora noi raggiungiamo questo obbiettivo. Considero questo acquisto come una delle cinque opere più importanti realizzate a Sanfront negli ultimi 30 anni» ha aggiunto il vice sindaco Emidio Meirone, evidenziando il suo convinto sostegno all’operazione, anche se poi si è astenuto per ragioni di opportunità, vista la parentela che lo lega al venditore.
Alla fine l’operazione è andata in porto con l’astensione dei tre consiglieri di minoranza presenti e, come detto, del vice sindaco.
Tra gli altri argomenti affrontati nel corso del consiglio comunale merita una segnalazione l’adesione al progetto di candidatura del Monviso e del suo territorio limitrofo ad Area della Bisfera MaB Unesco. Tale adesione ha raccolto il consenso di tutto il consiglio, compreso il sindaco Roberto Moine, il quale ha chiarito di votare “non con entusiasmo” questo provvedimento, in quanto, a suo parere, esistono differenze abissali tra i territori del Monviso e quello del Queyras. Convintissimo invece il sostegno al progetto da parte del vice sindaco Emidio Meirone e del consigliere di minoranza Raimondo Sacco, che già quand’era vice presidente del Parco del Po aveva caldeggiato questa iniziativa, che rappresenta, ha sottolineato, un’opportunità dal punto di vista turistico per il territorio.